Nel corso della storia l’uomo ha utilizzato l’energia del sole come medicina. I malati venivano portati fuori al sole per migliorare il loro stato di salute. Gli antichi egizi, greci e cinesi usavano la cromoterapia, seppur con metodi diversi di applicazione dell’energia colorata.
Le basi scientifiche della cromoterapia risalgono a Sir Isaac Newton, che aveva scoperto l’analisi spettrale.
Johann Wolfgang von Goethe esaminò l’effetto dei colori sulla psiche umana e dimostrò la stretta correlazione tra colori e sentimenti. Nel 1903 il professor Niels Finsen ricevette il premio Nobel per la medicina per la sua ricerca nell’area della cromoterapia. Finsen dimostrò che i colori sono energie indipendenti e che specifiche vibrazioni cromatiche provocano reazioni diverse nel corpo e nella psiche dell‘uomo.
Nel 1933 il dott. Dinshah Ghadiali scrisse delle sue scoperte e ricerche mediche sull’applicazione dei colori su Spectro- Chrome Metry Encyclopedia.
Da allora nelle sperimentazioni cliniche americane son stati documentati più di 6000 casi di guarigioni con i colori. Il dott. Dinshah Ghadiali creò combinazioni di terapie a base di luce colorata per una varietà di condizioni, come bruciature, fratture, asma, neurodermatite, diabete, disturbi psichici ecc.
Molti autori continuano a citare i suoi dati di ricerca e molti operatori medici fanno riferimento a lui. Ghadiali attribuiva grande importanza alla disponibilità di una diagnosi dell’aura prima del trattamento e la formulava con l’uso di vari strumenti e metodi da lui sviluppati.